ANIDRIDE CARBONICA
ACCESSORI > ACQUA
L'espressione CO2 è la formula chimica dell'anidride carbonica. C sta per carbonio, O per ossigeno.
Il carbonio è un importante elemento nutritivo per le piante, mentre l'ossigeno è l'elemento indispensabile per la vita dei pesci. Attraverso il processo della fotosintesi le piante assumono anidride carbonica e liberano nell'acqua ossigeno. L'anidride carbonica è un gas che sottopressione è ben solubile in acqua. A 25°C possono essere disciolti persino 1400 g/l di CO2, in acquario tale concentrazione sarebbe troppo elevata con effetti tossici per i pesci. Una piccola parte della CO2 disciolti in acqua si combina chimicamente con l'acqua (circa lo 0,7 %) formando un acido debole, l'acido carbonico; in altre parole, alla molecola di anidride carbonica si aggiunge una molecola di acqua (H2O): H2CO3. Il suo ruolo nell'acquario è molto importante in quanto acidifica l'acqua, abbassa il pH, scioglie il carbonato di calcio (materiale di fondo) e può incidere in varia misura sulla durezza carbonica dell'acqua. Anche l'equilibrio tra valore pH e durezza carbonica richiede un buon rifornimento di CO2, come è suggerito nella tabella qui sopra. La CO2 ha quindi in acquario una doppia importanza: per primo fornisce alle piante la sostanza nutritiva più importante, il carbonio; per secondo consente di regolare il valore pH nel modo desiderato. Negli acquari marini, per evitare il rischio di un eccessivo calo del pH, le concentrazioni di CO2 non dovrebbero superare gli 0,30 mg/l.
L'esclusione dell'anidride carbonica in eccesso può essere effettuata tramite un maggiore movimento dell'acqua e impiegando nel filtro materiali calcari che reagiscono con questo gas formando carbonati. Negli acquari d'acqua dolce, invece dove solitamente sono presenti le piante e si desidera mantenere pH bassi, spesso si aggiunge CO2 tramite appositi diffusori. La concentrazione ideale si aggira intorno ai 15 mg/l.