Gh e Kh
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La sopravvivenza dei pesci non è solo legata al parametro chimico-fisico del pH, ma anche altri, come la durezza dell'acqua. L'acqua viene considerata "Dura o Tenera" a secondo della quantità di sali disciolti in essa. Principalmente solfati, carbonati, bicarbonati di calcio e magnesio. La durezza è espressa con due fattori: GH (durezza totale), l'insieme dei sali disciolti; KH (durezza temporanea o carbonica), esprime il contenuto di carbonati e bicarbonati di calcio e magnesio dell'acqua, ossia i sali che precipitano (escono dalla soluzione) durante il processo di ebolizione. L'unità di misura del GH e KH è il dH (sistema tedesco). Un 1°dH corrisponde a 10 mg di monossido di calcio. Le acque in base ai valori della durezza totale vengono suddivise nel seguente modo: molto tenere (0-5°dGH); tenere (5-10°dGH); dure (10-20°dGH). Per i pesci d'acqua dolce, i valori della durezza GH, influisce direttamente sulle funzioni cellulari degli organismi, a livello di assorbimento di sostanze attraverso le membrane cellulari. Soprattutto durante la riproduzione le acque tenere facilitano il passaggio delle sostanze attraverso le membrane delle cellule riproduttive (uova e spermatozoi). In genere le acque tropicali sono meno acide e meno dure delle nostre acque del rubinetto. Esistono diversi modi per rendere tenera l'acqua. Per le acque non abbastanza dure viene utilizzata la torba. Occore un litro di essa, inserita nel filtro, per 100 litri di acqua; partendo così da una durezza media di 8°dGH si arriva fino a circa 2°dGH. La torba si può utillizzare direttamente nell'acquario, anche in presenza dei pesci e questo è un grande vantaggio. Per le acque molto dure sono efficaci le resine sintetiche scambiatrici di ioni. La loro funzione è quella di sostituire gli ioni che caratterizzano la durezza alta, con altri contenuti nelle resine stesse. Nel mercato esistono molti tipi di resine e non tutte posoono essere usate in acquariologia. Da non usare le resine destinate per i depuratori ad uso domestico, in quanto, con questi tipi gli ioni di calcio e magnesio vengono sostituiti con un elevata concentrazione di ioni sodio, avendo così solo un abbassamento del GH e non del KH, con un acqua non chimicamente pura, ma solo decalcificata. Le resine buone per l'acquario sono quelle che scambiano gli ioni dei sali con gli ioni dell'acqua quali idrogeno. Così facendo si ottiene un acqua demineralizzata che può essere diluita con l'acqua del rubinetto per ottenere la durezza desiderata. Le resine si esauriscono dopo un certo periodo di tempo; con soluzioni rigeneranti si riutilizzano. Esistono sistemi di demineralizzazione dell'acqua con resine a scambio ionico che si applicano direttamente nell'acquario. Sono dei contenitori di plastica che racchiudono dei sacchetti di resina a loro interno. A secondo del grado di durezza che si vuole portare viene inserita più o meno resina. Un altro sistema per abbassare la durezza è l'osmosi inversa; il suo funzionamento consiste nel far passare l'acqua attraverso una membrana semimpermeabile che trattiene il 95% dei minerali presenti. L'acqua ottenuta può essere diluita con quella dell'acquario. Se non si bada alle spese si può utilizzare acqua demineralizzata che si trova comunemente in commercio. Importante è mantenere stabile nel tempo il grado di durezza che si è preparati per l'acqua dell'acquario. Ci sono acquari dove non vengono utilizzate le coperture, in altri invece si. E' bene ricordare di non chiudere la superficie della vasca ermeticamente per consentire uno scambio dei gas in superficie. In tutti e due i casì, dove nel primo caso, è in modo maggiore, si viene a creare l'evaporazione. L'acqua che evapora è acqua distillata e di conseguenza quella che rimane alla stato liquido nell'acquario, aumenta in quantità di sali discilti.
E' opportuno reintegrare l'acqua che evapora con acqua demineralizzata, ed effettuare un ricambio parziale del 10%, con acqua normale, ogni 20 giorni circa. Può capitare, invece, di avere bisogno di aumentare la durezza, soprattutto in zone dove l'acqua del rubinetto ha valori decisamente teneri.
Per l'aumento si introducono nella vasca o nel filtro, vari tipi di materiale calcareo, ad esempio, sassi o gusci di vongole. Per avere un aumento controllato della durezza può essere utilizzata una soluzione di acqua e carbonato di calcio. Per rendere efficace il carbonato di calcio è necessario l'aggiunta di anidride carbonica, che reagendo con esso si trasforma il tutto in bicarbonato di calcio. Esso è di facile soluzione in acqua; la soluzione ottenuta viene aggiunta nell'acqua della vasca secondo i dovuti calcoli con misurazione tramite reaggente. La durezza non è un fattore indipendente, ma strettamente legato al pH e alla quantità di anidride carbonica in soluzione.In acqua molto tenera il pH è instabile e tende ad aumentare. Si consiglia di mantenere una durezza totale non inferiore ai 6°dGH con una durezza temporanea di 2-8°dKH.