LAVAGGIO DEI VETRI
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Per il lavaggio deri vetri possiamo usare diversi metodi; come base utilizziamo il tergivetro. Esso è formato da una asticella dove all'estremità ci sarà un feltrino o una lametta. Strofinando la parte con il feltrino o con la lametta sulla parete del vetro andremo a togliere le alghe. Bisogna fare molta attenzione quando usiamo la lametta, garantisce dei risultati ottimi per togliere le incrostazioni più tenaci, ma facilmente rovina il vetro, rigandolo. Per questi generi di incostrazione si può optare per il batuffolo di lana di vetro, anch'esso è efficace e soprattutto è economico, il suo utilizzo è specifico per le vasche di plexiglas, materiale molto più delicato del vetro; la lana di vetro ha l'inconveniente di dover immergere la mano nell'acqua della vasca, quando la utilizziamo. I tergivetro più utilizzati e diffusi in commercio sono formati da due parti calamitate, su una parte si ha la superficie rivestita con materiale abrasivo, questa andrà collocata sulla parte interna del vetro, mentre l'altra parte con la superficie rivestita di feltro andrà collocata sulla parte esterna del vetro. Muovendo la parte calamitata esterna si trascinerà anche quella interna, effettuando un'azione pulente; per consentire tale operazione è bene lasciare libere le pareti facendo attenzione di non addossare in prossimità pietre, legni o piante. Di tergivetro a calamita ne esistono di diverse dimensioni , da utilizzare a secondo della grandezza dell'acquario. Anche il potere calamitoso e diverso a secondo dello spessore del vetro dell'acquario.