TUBI FLUORESCENTI
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Facendo una breve premessa si puntualizza che l'utilizzo delle lampade a incandescenza non vengono più utilizzate per uso acquariofilo. Questo tipo di lampade hanno una resa molto bassa, soltanto il 7% dell'energia è trasformata in luce. Inoltre emanano una grande quantità di calore e sviluppare un impianto elettrico dal punto di vista della sicurezza e molto difficoltoso. Con la comparsa dei tubi fluorescenti si sono sostituite definitivamente le lampade ad incandescenza. Questi tubi hanno una resa di circa 80 lumen per ogni watt di potenza a differenza dei 16 lumen della lampada ad incandescenza. Il loro grande vantaggio è di produrre poco calore, trovano così sistemazione nella vasca in prossimità della superficie dell'acqua. Occorre ricordare che, col tempo, esse perdono gran parte del loro potere d'illuminazione e vanno quindi sostituite ogni 6 mesi circa. Le radiazioni luminose delle fluorescenti non sono scaturite unicamente da una sorgente termica, ma si producano anche in virtù di reazioni chimiche di sostanze, chiamate fotofosfori. Queste sostanze emettono radiazioni se eccitate da raggi ultravioletti determinando l'ampiezza dello spettro luminoso e quindi il colore della luce prodotta. Ciò crea la capacità di fornire qualsiasi tipo di luce; tra i diversi spettri luminosi è stato ricreato quello fitostimolante per appagare le esigenze delle piante, dando all'acquario un colore poco naturale, leggermente rosato. L'ideale è utilizzare due tubi con spettri luminosi diversi sulla stessa vasca; qui di lato vengono rappresentati graficamente alcuni grafici con diversi spettri luminosi, specificando quale sia la loro giusta locazione.