CICLIDI
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Questa ampia famiglia eterogenea è formata da tante specie che si distinguono tra loro sia per la forma, sia per le dimensioni e sia per l'origine di provenienza. Inizialmente parliamo dei Ciclidi nani che si distinguono in 12 generi per poi essere suddivise in oltre 80 specie. Tra questi generi i più importanti sono gli Apistogramma, per l'elevato numero delle specie che lo compongono. Oltre agli Apistogrammi troviamo i Nannacara, Papiliochromis, Crenicara, Crenicichla, Dicrossus, Laetacara e Teleocichla. I Ciclidi nani prengono dall'America meridionale; numerose sono le regioni d'origine, tra queste troviamo Guyana-Amazzonia, Orinoco-Venezuelae e Paranà-Uruguay. Per le loro ridotte dimensioni sono facile prede per altri pesci predatori; gli Apistogrammi e i loro affini per tale raggione trovano il loro biotopi in ruscelli, stagni, fossati, e piccole pozzanghere. I Ciclidi nani vivono in natura con pH molto acidi e pochi sali minerali disciolti, avendo così una durezza carbonica e la totale molto bassa. Per via di questi parametri gli esemplari selvatici sono molto più esigenti rispetto a quelli di allevamento. L'allevamento avviene in acquari non di piccole dimensione, sono vasche di almeno 70-80 cm di lunghezza; hanno bisogno di questi minimi spazi per poter manifestare i loro complessi comportamenti sociali. Nell'acquario è necessario creare rifuggi, per ricreare il loro abitat, ciò è possibile facendo crescere folti gruppi di piante e spazi liberi per farli nuotare. Per ricreare tutto ciò si possono inserire delle piante basse, tipo: Microsorium pteropus, Anubis nana e Vesicularia dubyana. Le temperature dell'acqua devono essere comprese tra i 25 e 27° C, possono raggiungere i 28° C durante il periodo della riproduzione, per favorire la schiusa delle uova. L'alimentazione è formata da surgelati come Artemia o Chironomus o granuli specifici. Nel genere Apistogrammi, i maschi raggiungono dimensioni di 7-8 cm, mentre le femmine sono più piccole arrivando a 5-6 cm. La femmina depone le uova in nascondigli; occupandosi anche della loro cura, mentre il maschio difende il territorio della deposizione. Se l'acquario fosse piccolo, durande tale periodo, renderebbe molto aggressiva la femmina, persino nei confronti del suo compagno. In acquari molto grandi, come succede in natura, il maschio controlla un ampia zona nella quale si può accoppiare con altre femmine, creando dei sottoterritori; questo comportamento in etologia viene definito harem poliginico. La schiusa delle uova avviene dopo circa due giorni, ad una temperatura di 27° C; più è bassa e più tempo occorre per gli embrioni a svilupparsi. I piccoli di solito nuotano liberamente dopo solo 4-7 giorni dalla schiusa. Gli Apistogrammi hanno 48 specie conosciute di cui 20 non sono ancora catalogate. Il genere Nannacara assomiglia molto agli Apistogrammi, sia nel comportamento che nella morfologia. Le differenze sono il numero ridotto di raggi nella pinna caudale e la presenza di una menbrana che unisce al peduncolo caudale, l'ultimo raggio delle pinne anale e dorsale. Nella fase riproduttiva le femmine esibiscono una livrea disseminata di fasce verticali e orizzontali scure a reticolo. Il genere è composto da tre specie: Nannacara anomala, Nannacara taenia e Nannacara aureocephalus. Il genere Papiliochromis è stato creato nel 1977, fino ad allora era classificato come Apistogramma, è stato differenziato per distinguerlo dal Papiliochromis ramirezi. Questo genere è formato da due specie che si differenziano tra loro per il colore nero dei primi raggi e delle membrane della pinna dorsale, hanno anche una grande macchia scura sui fianchi. I Papiliochromis a differenza dei Ciclidi nani, non depone le uova nei nascondigli, ma bensì all'aperto; entrabbe i sessi curano i propri figli fin dalla deposizione delle uova. La specie Papiliochromis altispinosa adotta durante un pericolo, l'incubazione orale, per difendere i figli già dalla fase larvale; ciò consiste nel prendere in bocca le larve per un certo tempo, per poi liberarle. Ambedue le specie di Papiliochromis convivono tranquillamente con altre specie se non sono prossimi alla riproduzione, mentre in presenza di uova o degli avanotti, sono molto aggressivi anche nei riguardi di pesci molto più grandi. Gli avannotti mangiano già dal settimo giorno dalla deposizione, si consiglia di somministrare con naupli di Artemia e poi successivamente si passa a cibi secchi o granulari fortemente sbriciolati. Ora passiamo ai Ciclidi di provenenzia Africana iniziando dal genere Julidochromis. Questo genere è composto da 7 specie, ma solo 4 sono state classificate: Julidochromis dickfeldi, Julidochromis ornatus, Julidochromis regani e Julidochromis transcriptus. Essi provengono dall'Africa orientale e precisamente dal lago Tanganica; per via delle dimensioni non molto grandi è molto diffuso in acquariofilia. La differenza morfologica tra i due sessi non esiste, quindi è difficile distinguerli in fasi normali; la loro distinzione si può avere solo durante la deposizione delle uova. In natura vivono in acque poco profonde e rocciose, dove deporranno le proprie uova. Le roccie vengono utilizzate non solo per la deposizione, ma anche come rifuggio quando si trovano in pericolo. Le cure della prole viene distribuita in misura uguale tra i due sessi, rimanendo per un tempo abbastanza breve, accanto alle uova e agli avannotti. Altri generi di provenienza africana sono i Labeotropheus e Labidochromis; vengono denomimati in base al dialetto locale Ciclidi Mbuna. Essi si nutrono di alghe che ricoprono le rocce e le piante; la loro provenienza è limitata al lago Malawi. Per ciò che riguarda la riproduzione le femmine si prendono cura della prole, fin dalle uova che vengono incubate in bocca. Nel lago Melawi troviamo altri ospiti che appartengono al genere Melanochromis; è costituito da 15 specie, i quali presentano un corpo allungato e snello, con una livrea caratterizzata da fasce orizzontali; la conformazione e il colore di queste ci dà la possibilità di distinguere i due sessi. Il maschio ha le fasce chiare su un fondo scuro, mentre le femmine e gli esemplari giovani hanno fasce scure su un fondo chiaro. La loro alimentazione è costituita di piccoli crostacei, larve di insetti e di pesci di taglia ridotta. Essi necessitano di acquari grandi per evitare l'eccessiva aggressività, per ambo i sessi, essendo territoriali. Il genere Neolamprologus è composto da circa 50 specie, diversificandosi tra loro sia per le forme, sia per i comportamenti e sia per le dimensioni. Per le diverse dimensioni possiamo fare un confronto tra la specie Neolamprologus tetracanthus, che raggiunge una lunghezza di 20 cm, e la specie Neolamprologus kungweensis che raggiunge una lunghezza inferiore ai 5 cm. Anche i comportamenti sono differenti tra le specie, avendo accanto ai predatori dei stenofaghe, specializzati nel catturare molluschi e piccoli crostacei. Il genere Nanochromis hanno la caratteristica di avere 12 squame intorno al peduncolo caudale; fa eccezione la specie Nanochromis gabonicus, entrambi i sessi hanno le pinne ventrali appuntite. Questo genere di Ciclidi provengono dall'Africa occidentale e in genere formano una famiglia di tipo materno-paterno, in cui entrambi i genitori si occupano della cura e difesa delle uova e dei piccoli appena nati. Le uova vengono deposte su un substrato.